John O’Loughlin, (a cura di). Dizionario di geopolitica, Asterios, Trieste, 2000.

di Dario Chillemi

Pubblicato per la prima volta nel 1994, Dizionario di geopolitica fornisce un contributo esauriente e dettagliato per chiunque voglia addentrarsi in questa vasta quanto particolare disciplina. A curare l’opera è John O’Loughlin, professore del dipartimento di geografia dell’università del Colorado, presso la quale insegna geografia politica, geografie del cambiamento globale e geografia dell’Europa Occidentale. Fra i principali esponenti della Geografia critica, i suoi campi di ricerca riguardano l’analisi geografica dei conflitti, in particolare quelli che vedono coinvolti i paesi dell’area post sovietica, i nazionalismi e gli stati di fatto euaroasiatici.

Il volume presenta la struttura tipica di un dizionario, con 226 voci elencate in ordine alfabetico, attraverso le quali sono descritte le principali teorie geopolitiche, gli autori e le opere più influenti, luoghi geografici e avvenimenti storici di particolare rilevanza, con una attenzione maggiore rivolta alle scuole di pensiero e alle dottrine sviluppate nei grandi stati protagonisti del XX secolo, quali Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Germania, Giappone e Brasile.

Nella breve introduzione che apre il testo, O’Loughlin ripercorre velocemente la storia e le evoluzioni della geopolitica, disegnando un breve ma esauriente quadro della disciplina dalle origini ai giorni attuali, che aiuta il lettore ad orientarsi a ad acquisire quegli elementi basilari necessari per approcciarsi all’ampio mondo della geopolitica. Le numerose voci presenti nel dizionario sono redatte da studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari come la geografia, le scienze politiche o l’antropologia, tra i quali ricordiamo Simon Dalby, Patrick O’Sullivan, Gearoid Ó Tuathail, Neil Smith e lo stesso O’Loughlin, e ciò contribuisce all’elaborazione di definizioni che pur non dilungandosi risultano complete e dettagliate. La consultazione è resa più facile e intuitiva dalla presenza all’interno e a margine di ogni voce di suggerimenti e rimandi bibliografici che permettono un veloce orientamento tra le pagina e offrono la possibilità di collegare e approfondire gli argomenti di maggiore interesse. Da segnalare inoltre la vasta bibliografia che conclude l’opera, arricchita da circa 600 opere in ben nove lingue diverse, che coprono un periodo lungo all’incirca un secolo e rappresenta sicuramente uno